Potere calorifico inferiore
Il potere calorifico inferiore dry basis indica il rendimento del pellet secco nell'impianto di riscaldamento. Secondo le ricerche di laboratori accreditati nell'analisi del potere calorifico di diversi combustibili, i legni che sviluppano il maggiore potere calorifico sono quelli delle conifere.
CENERI
Residuo della combustione del pellet. Il dato tecnico è ottenuto in laboratorio bruciando il pellet secco a 550 °C per un tempo definito dalla norma in questione.
ENplus A1
Massima certificazione europea del pellet, sviluppata dalla EPC (European Pellet Council) per garantire all'utilizzatore finale la qualità della materia prima utilizzata (priva di componenti tossici), un costante controllo del processo produttivo e distributivo del pellet e verifiche continue delle condizioni degli impianti di produzione. Un produttore certificato ENplus A1 potrebbe richiedere e ottenere il certificato DIN plus, in quanto le due certificazioni hanno i medesimi parametri ed uguali valore tecnici da settembre 2011.
DIN plus
Massima certificazione tedesca del pellet, sviluppata dalla DIN CERTCO per garantire all'utilizzatore finale la qualità della materia prima utilizzata (priva di componenti tossici), un costante controllo del processo produttivo e distributivo del pellet e verifiche continue delle condizioni degli impianti di produzione. Un produttore certificato DIN plus potrebbe richiedere e ottenere il certificato ENplus A1, in quanto le due certificazioni hanno i medesimi parametri ed uguali valore tecnici da settembre 2011.
PEFC
Programma per il mutuo riconoscimento degli schemi di certificazione forestale, è un'alleanza globale di sistemi nazionali di certificazione forestale. In quanto organizzazione internazionale senza scopo di lucro e non governativa, siamo impegnati a promuovere la gestione sostenibile delle foreste attraverso una certificazione indipendente di terza parte.
DIAMETRO
Il diametro dei granuli dei pellet utilizzati in stufe e caldaie domestiche è solitamente di 6 mm. Sul mercato esistono anche pellet di diametro 8 mm, utilizzati per lo più nel riscaldamento industriale.
LUNGHEZZA
Secondo le normative DIN plus ed ENplus almeno il 99% del peso di una data quantità di pellet deve essere composto da granuli di lunghezza compresa tra 3,15 mm e 4 cm
ESSENZE
Tipologie di legno impiegate nella produzione del pellet. I pellet prodotti dai partner di FRANCIA PELLET sono costituiti esclusivamente da legno vergine decortecciato.
UMIDITÀ
Contenuto di acqua del pellet. L'umidità del pellet è sempre molto ridotta perché non sarebbe altrimenti possibile mantenere la materia prima legata in granuli.
DURABILITÀ
Percentuale che indica la resistenza del pellet a operazioni ordinarie di movimentazione (insacchettamento, trasporto, maneggiamento del sacco, interazione con le coclee, etc.) senza produrre polveri fini. La durabilità è un dato importante soprattutto nella distribuzione del pellet sfuso.
POLVERI FINI
Residuo polverulento contenuto nel sacco di pellet. Le normative DIN plus ed ENplus consentono fino all'0,5% di polveri fini (<3,15mm) poiché esse, entro tale valore pur molto elevato, non influenzano la funzionalità del combustibile nell'impianto di riscaldamento. I prodotti di FRANCIA PELLET sono sempre caratterizzati da valori di polveri fini molto più bassi da quelli permessi dalle normative, al fine di garantire una maggiore gradevolezza estetica e pulizia interna dei sacchi.
ADDITIVI
Sostanze naturali autorizzate dalle normative DIN plus ed ENplus e utilizzate per legare meglio il granulo di pellet, per migliorare la combustione e l'efficienza produttiva.